sabato 13 novembre 2010

Pirateria Informatica in Italia

In Italia l'installazione di software illegali è in crescita. Nel 2009 è aumentato dell'1% rispetto all'anno precedente, si è passati da un 48% ad un 49%. Questo dato fa capire che in questo momento un software su due è illegale.


L'italia, dati alla mano, entra a far parte delle 10 nazioni con il maggior numero si programmi piratati.

La BSA (Business Software Aliance) ha reso noto lo studio sulla diffusione della pirateria nel nostro paese. Il presidente di BSA Italia, Luca Marinetti, ha rilasciato questa dichiarazione "lo studio dimostra che i nostri sforzi per ridurre il tasso di illegalità nell'economia italiana sono ancora lontani dall'aver debellato il problema, anzi, i risultati peggiorano. Un tasso di pirateria del 49% è inaccettabile per una nazione evoluta come l'Italia. In un momento di congiura economica non facile come quello attuale, non possiamo non sottolineare che la strada dell'illegalità non è certo quella che favorisce la ripresa e l'occupazione"


Ma di questo 49% una parte è "fornita" dalla pubblica amministrazione, secondo Marco Ornago, responsabile Microsoft per la conferma delle licenze, quasi il 30% di software pirata si trova nel computer della pubblica amministrazione.


Per Marco Nieddu, tenente colonnello della GdF, "una riduzione del 10% del tasso d'illegalità in dieci anni, oltre a ridurre i rischi legati alla privacy e alla sicurezza, potrebbe generare oltre 6mila posti di lavoro, più di 700milioni di entrate per l'Erario e più di 2miliardi di ulteriore volume d'affari per il settore".


Ma quali sono le sanzioni in Italia?
Dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico dal punto di vista penale l'articolo 171bis prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da cinque a trenta milioni di vecchie lire per chi duplichi software al fine di trarre un profitto senza avere l’autorizzazione del titolare dei diritti.
Dal punto di vista delle sanzioni amministrative l'articolo 174bis prevede che a coloro che si rendano responsabili del reato previsto all’articolo 171bis sia applicabile, oltre alle sanzioni penali già citate, una sanzione amministrativa pecuniaria il cui ammontare è pari al doppio del prezzo di mercato del software copiato illegalmente.
Dal punto di vista delle sanzioni civili quando venga accertata la violazione del diritto di utilizzazione economica di un programma per elaboratore, il titolare dei diritti potrà agire in giudizio per chiedere che vengano rimosse o distrutte le copie dell’opera realizzate senza la propria autorizzazione. Il titolare potrà, inoltre, richiedere il risarcimento dei danni patrimoniali e, in caso di reato, di quelli morali.


Des B


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