martedì 30 novembre 2010

Cocaina un incubo mortale

"Bianca vergine pura toglimi la paura, trasformami in un vincente imboscati dalla pula, le strade sono piene della tua gloria zio prega, nel nome della riga del cd e della scheda, AMEN" (Club Dogo - Cocaina)


Oggi non parlerò di informatica o di cinema come nei precedenti post ma, come avrete capito, della cocaina.


Dalla relazione 2010 dell'osservatorio europeo delle droghe (OEDT) che si basa su dati forniti nel 2008 è saltato fuori che la cocaina è la secondo droga più diffusa nel vecchio continente dopo la cannabis, ma la prima per tasso di mortalità (1000 morti nel 2008).


Il dipartimento nazionale politiche antidroga (DPA) ha consegnato al pubblico dati più aggiornati (2010). Essi mettono in evidenza un calo dei consumi rispetto ai dati del 2008 dell' OEDT, soprattutto i casi occasionali. Giovanni Serpelloni (capo del DPA) afferma: "in Italia c'è un calo di consumi [...] molti fanno confusione perché i dati forniti dall'OEDT sono riferiti al 2008. Già dal 2009 in Italia c'è stato un calo dei consumi, il dato è rivelabile dalle analisi fatte nell'acqua reflue fognare delle maggiori città italiane".


Quali sono le nazioni più "drogate" ?


L'Italia è tra le prime 5 per uso di stupefacenti, ma è in "buona compagnia" , oltre al bel paese c'è la Spagna, Regno Unito, Danimarca e Irlanda. Questa classifica non varia nemmeno per i giovani. Nel nostro paese il 3,2% dei giovani compresi tra i 15 e 24 anni fa uso costante della polvere magica tanto amata da Pollon. Ma non bisogna scandalizzarci sui giovani, infatti negli ultimi anni è aumentato anche il numero degli over 40. Una persona su 5 (quasi il 20%) delle persone che si curano dall'uso di stupefacenti è un'over 40, dieci anni fa era la metà.

Dai singoli alle città: le città italiane che fanno il maggior uso di cocaina.

Milano si piazza davanti a tutti con un consumo di 9,1 dosi per mille abitanti, seguono: Latina (7,4) Lugano (6,1) Cagliar (4,7) Varese (3,2) e Cuneo (2,1)


La nuovo frontiera delle boutique on-line.


In questi anni si è diffuso un nuovo modo di acquistare la droga. Su internet sono comparse boutique che vendono svariati stupefacenti. Esse vendono prodotti detti "naturali" e non ancora illegali sostituiti da altri prodotti legali nel monento in cui la polizia li rende illegali. La maggior parte di queste boutique viene dall'Olanda e dell'Inghilterra ma si sta diffondendo pure in Germania e Austria.


Quanto costa allo Stato la droga?


Lo Stato ogni anno sborsa 6,8 miliardi di euro di cui il 47% è impegnato in repressione, il 23% in servizi sociali e il 30% in perdita di produttivita dei tossicodipendenti.

Maggiori informazioni (cos'è, storia, effetti, rischi, tutela e cosa dice la legge) le potete trovare sul sito Unità di Prevenzione

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Des B

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